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Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione mettono a disposizione delle imprese soluzioni e strumenti che possono avere effetti importanti sulla competitività delle aziende e incidere sulle opportunità di sviluppo di nuovi mercati. Lo sviluppo di Internet, in particolare, comincia a dare forma all'evoluzione dei rapporti committente-fornitore. Per questo, dopo aver indagato nella prima edizione del rapporto le tendenze generali negli investimenti nelle tecnologie dell’informazione e telecomunicazione, in questa edizione si focalizza l’attenzione sull’utilizzo di internet. Le imprese del campione si suddividono tra 2/3 che utilizzano internet e 1/3 che non lo utilizza. Se la quota degli utilizzatori sia da considerarsi elevata o bassa è una questione di non immediata evidenza. Le ricerche disponibili sull’utilizzo di internet da parte delle imprese di piccola e media dimensione forniscono un quadro non limpido. Se è ormai evidente che più della metà delle PMI italiane lo utilizza, la misurazione del fenomeno è ancora imprecisa con dati che, nelle diverse ricerche oscillano tra il 70% e il 90%. Le difficoltà stanno sia nella rapida evoluzione del fenomeno, che rende i dati obsoleti se più vecchi di 12 mesi, sia nella ambiguità esistente tra disponibilità dell’accesso, utilizzo sporadico (o personale da parte dell’imprenditore) e utilizzo effettivo da parte dell’impresa. In via di approssimazione, anche considerando coloro che hanno risposto positivamente come utilizzatori effettivi (scontando quindi che una parte dei non utilizzatori sia dotato di connessione, ma che la utilizzi solo sporadicamente), una quota del 66,7% di utilizzatori è da considerarsi bassa. Pur con le cautele sopra ricordate, il dato del sistema moda può essere confrontato con quello, più elevato, rilevato dall’indagine sulla subfornitura tecnica nel 2000, si tenga inoltre conto che nella subfornitura tecnica, il 22% delle imprese non dotate di accesso includeva anche un 5,6% di imprese che pensavano di dotarsi entro l’anno.
Il
basso utilizzo medio è in realtà il
risultato di situazioni molto differenziate:
La stretta relazione tra dimensione d’impresa e utilizzo di internet è un fenomeno messo in luce da tutte le ricerche sul tema. Va però sottolineata l’ampiezza del salto esistente tra le micro-imprese (0-9 dipendenti) e quelle con 10-19 dipendenti, che si presenta molto vistoso e certamente non giustificato da motivazioni di costo e organizzative, almeno per le funzionalità di base come la posta elettronica.
Le risposte sulle forme prevalenti di utilizzo di internet sono in linea con altre indagini e con quella svolta nel 2000 sulla subfornitura tecnica e indicano che la quasi totalità delle imprese che utilizzano internet lo fanno soprattutto con la funzionalità di posta elettronica. Risulta elevato il ricorso a servizi di home banking, utilizzati da 2/3 delle imprese che usano internet, pari a circa il 45% di tutte le imprese di subfornitura. Il 35% ha una presenza sul web con un proprio sito, un risultato anche questo in linea con quello rilevato nella subfornitura tecnica.
La maggior parte delle imprese che non utilizza internet dichiara che la scelta dipende dal non considerarlo utile ai fini della propria attività, marginali sono invece le motivazioni della mancanza di attrezzature o di personale adeguato. Virtualmente assenti sono le motivazioni legate ai rischi in tema di sicurezza.
Quasi il 70% delle imprese che utilizzano internet dichiarano di farlo in modo sistematico e frequente per la ricerca di informazioni. Malgrado la posta elettronica sia molto diffusa, solo poco più di 1/3 ne fa un uso quotidiano ed intenso nei rapporti con fornitori e committenti. Solo ¼ delle imprese dichiara che internet ha effettivamente migliorato il rapporto con i committenti. Una quota modesta, ma non irrilevante (16%) delle imprese fa affidamento sul web per presentarsi e fornire informazioni ai committenti, mentre risultano quasi assenti (intorno al 5% delle imprese) le motivazioni più strettamente legate all’operatività con nei rapporti con i committenti.
Gli utilizzi previsti in futuro in parte ricalcano quelli attuali, la funzione più citata è infatti quella della ricerca di informazioni. La funzione di primo contatto con nuovi potenziali committenti è quasi altrettanto citata, suggerendo quindi un interesse per iniziative come Subfor.net finalizzate a questo scopo. Il terzo più importante utilizzo previsto è quello di gestire in modo efficiente il rapporto con gli attuali committenti. Le imprese sembrano quindi prevedere per il futuro un ruolo di internet nel migliorare i rapporti subfronitore-committente che attualmente è riconosciuto solo dal 16% delle imprese.
Gli effetti di internet sulla concorrenza
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