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il giro d'affari

Il giro d’affari medio delle imprese di subfornitura è di 1,4mln di Euro. Nelle imprese del tessile il fatturato medio è più elevato (1.8 mln di Euro).
Ciò è da mettere in relazione alla maggior incidenza dei costi fissi (impianti macchinari) nelle lavorazioni tessili, che comportano anche una soglia dimensionale minima più elevata. Si pensi ad esempio ad una tipica lavorazione di subfornitura tessile come la tintoria e stampa dove, malgrado la riduzione della dimensione minima efficiente degli impianti resa possibile dall’evoluzione tecnologica negli ultimi 10 anni, solo il 13% delle imprese del campione ha dichiarato un fatturato inferiore a 1mln di euro.

Il comparto pelle si trova al secondo posto (1.1 mln di Euro). In questo settore si riscontra spesso, soprattutto nelle attività di concia, dove il 60% delle imprese del campione ha un fatturato superiore a 860mila Euro, che l’onere dell’acquisto delle materie prime è a carico del subfornitore. Il fatturato di queste imprese non include quindi solo il valore aggiunto dato dalla attività di subfornitura ma anche i costi di approvvigionamento delle pelli.

Molto distanziato segue il vestiario con 0.96 mln Euro.


Graf. 11 Fatturato medio per impresa per settore


Le imprese tessili sono di maggior dimensione non solo in termini di fatturato, ma anche per numero di addetti. L’indicatore fatturato per addetto annulla questo effetto di scala, e colloca al primo posto le imprese della filiera pelle.

Graf. 12 Fatturato medio per addetto per settore

Il grafico seguente mette in luce il fatto che nella filiera pelle le differenze del fatturato per addetto tra le imprese molto più ampie che negli altri due settori. Nel grafico l’altezza della scatola colorata (la distanza interquartile) misura quanto siano concentrati o dispersi i valori del fatturato per addetto nei tre settori. Per la filiera pelle l’altezza della scatola è decisamente maggiore che negli altri settori, mentre nel vestiario l’omogeneità del fatturato per addetto tra le imprese è la più elevata. La maggior dispersione della filiera pelle può dipendere da diverse condizioni delle imprese rispetto all’acquisto delle materie prime.

Graf. 13 Variabilità del fatturato medio per addetto, per settore

Differenze nel giro d’affari medio delle imprese si riscontrano anche per regione:

• il fatturato medio più elevato (2 mln di Euro) è quello delle imprese del Piemonte, grazie sia ad un numero di addetti medio più elevato rispetto alle altre regioni, che per una quota di fatturato realizzato in conto proprio superiore alla media (5).
• seguono le imprese della Lombardia (1,8 mln di Euro) seconde anche per dimensione in termini di addetti e per incidenza dell’attività in conto proprio.
• al terzo e quarto posto si trovano il Veneto (1,1 mln di Euro) e la Toscana (1, mln di Euro).
• le imprese dell’Emilia-Romagna realizzano in media 1,1 mln di Euro, hanno il numero medio di addetti più basso, una più alta specializzazione nel vestiario (settore con il più basso fatturato per impresa e per addetto) e una quota più elevata di fatturato realizzato in subfornitura.
• L’Umbria si trova all’ultimo posto (0,71 mln di Euro) anche per la elevatissima specializzazione nell’abbigliamento.

Graf. 14 Fatturato medio per impresa per regione

(5) Ovviamente, il fatturato delle attività in conto proprio è gonfiato, rispetto a quello delle attività di subfornitura pura dal fatto che l’impresa sopporta costi di approvvigionamento di semilavorati, di progettazione e di commercializzazione.

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