I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia:
situazione, tendenze, prospettive
Prima parte - La situazione attuale
   
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Capitolo 1 - L'offerta di ricettivitą torinese: analisi dei dati disponibili e valutazione della loro qualitą
Il clima di opinione _____
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Definito a grandi linee lo scenario complessivo del fenomeno turistico nell'area torinese, in quest'ultimo paragrafo, si intendono approfondire alcuni aspetti relativi all'immaginario percettivo (dei Torinesi e dei non Torinesi) a proposito di alcune questioni più o meno strettamente legate allo sviluppo turistico. Si tratta, infatti, di aspetti che giocano un ruolo strategico in un settore come quello turistico, in cui immagini (stereotipi compresi), memoria dei luoghi, aspettative, ecc. giocano un ruolo di assoluta centralità.
Una prima considerazione interessante emerge dai risultati di una ricerca condotta nel 1999 dal Censis, intervistando un campione di alcune decine di testimoni qualificati ed operatori internazionali. Per quanto riguarda gli aspetti inerenti lo sviluppo turistico, si osserva come (contrariamente a quanto ci si potrebbe attendere, stanti i continui discorsi circa l'insufficiente ricettività torinese) soltanto l'8% degli intervistati ritiene inadeguata la dotazione degli alberghi e delle altre strutture ricettive [Fig.10]. I veri problemi sembrano riguardare piuttosto i servizi ricreativi e per il tempo libero (ritenuti inadeguati dal 19%, rievocando ancora una volta l'immagine della città "grigia") ed i servizi di informazione turistica (il 17% li giudica inadeguati; occorre però tener presente che, ad esempio, all'epoca dell'indagine l'attività promozionale di Turismo Torino era ancora relativamente agli inizi) [12].
Un'altra indagine - curata nel 2000 dal Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Torino -approfondisce le immagini di Torino e del Piemonte tra un campione rappresentativo di cittadini italiani di fascia sociale medio-alta (il target del mercato turistico torinese) [Tab.13]. Emerge, innanzitutto, la persistenza di alcune immagini forti (a testimonianza della lentezza con cui si trasformano le immagini che la città riesce a dare di sé) [13]: Torino, infatti, viene ancora in larga parte identificata come città "della Fiat" e "della Juve" (a parte un'ovvia identificazione con l'icona della Mole Antonelliana). Per il resto, gli italiani associano a Torino immagini legate al suo patrimonio storico-culturale e ambientale: l'Egizio e un altro po' di musei, la Sindone (anche perché il 2000 era anno di ostensione), la basilica di Superga; quindi il Valentino e il Po.
Per quanto riguarda gli eventi che si celebrano in Piemonte, dai ricordi degli intervistati risulta piuttosto netta una supremazia delle manifestazioni torinesi: a parte la fiera del tartufo di Alba e il carnevale di Ivrea, gli eventi più ricordati sono tutti torinesi, con i saloni del libro e dell'auto ai primi posti.


Fig.10 Giudizio di operatori qualificati internazionali
su strutture e servizi ricettivi a Torino


(fonte: Censis, 1999)

Tab.13 Torino nell'immaginario degli Italiani

Immagini associate alla provincia di Torino

Eventi ricordati (Piemonte)

Fiat

115

Fiera Libro

67

Mole

113

Salone Auto

23

Juve, calcio

79

Sindone

21

Museo Egizio

46

Lingotto,Fiera del Lingotto

17

Parco Valentino

42

gare sci

16

monumenti, musei in genere

34

Fiera Tartufo (Alba)

15

Sindone

26

Carnevale Ivrea

12

Po

25

Salone Musica

11

Superga

23

Stadio

22

amici, parenti

14

dolci, cioccolato, gianduiotti

12

architettura, urbanistica in genere

11

Agnelli

8

montagne, Alpi

8

(fonte: Scamuzzi et al., 2001) [14]

Ma qual è invece, l'opinione dei Torinesi sulle chances di sviluppo turistico dell'area? Da un'indagine su un campione rappresentativo di residenti nel capoluogo e nell'area metropolitana (realizzata nel 2001 dal Comitato Rota - Circolo L'eau Vive, per la seconda edizione del Rapporto sulla Grande Torino), risulta un certo ottimismo diffuso: il 31% degli intervistati crede che, negli ultimi anni, a Torino ci sia stato un forte aumento di turisti, il 38.5% un aumento lieve [Fig.11]. Soltanto il 6% ha colto una sostanziale stabilità, mentre poco meno del 10% degli intervistati ritiene, invece, che vi sia stata una diminuzione nell'afflusso di turisti. Le percezioni dei Torinesi, dunque, corrispondono abbastanza da vicino ai trend reali, fatto salvo un certo eccesso di ottimismo (probabilmente anche alimentato dai - già ricordati - ricorrenti proclami circa un presunto boom turistico in atto).
In termini prospettici, i Torinesi confidano comunque che il patrimonio di beni culturali e storico-architettonici della città possa rappresentare il principale fattore di sviluppo turistico [Tab.14]: in particolare, il 49% dei cittadini (cfr. Martinengo et al., 2001) indica nei monumenti barocchi il più importante punto di forza torinese, il 40% cita i musei, il 30% la Sindone (confidando, evidentemente, nello sviluppo del cosiddetto "turismo religioso"). Tra gli elementi di debolezza, invece, emerge l'indicazione circa una presenza di extracomunitari ritenuta eccessiva (dal 48% degli intervistati); tra l'altro, risulta un po' curioso che venga da molti indicata la presenza di immigrati in sé come un ostacolo allo sviluppo turistico, giacché invece le questioni specifiche di ordine pubblico (in genere la vera causa di timori per l'immigrazione) viene invece posta dagli intervistati decisamente in secondo piano (solo dal 16%). Tra gli altri fattori problematici, sempre secondo i Torinesi, vi sarebbero problemi di carattere ambientale (sporcizia e degrado 39%, traffico e inquinamento 23%), oltre che legati ad un'immagine ancora tipica della grigia Torino "sabauda" e industriale.


Fig.11 Secondo lei, negli ultimi 4-5 anni, il numero di turisti
che vengono a Torino è:


(fonte: L'Eau Vive - Comitato Giorgio Rota, 2001) [15]


Tab.14 Principali punti di forza/debolezza
in prospettiva turistica, secondo i Torinesi

FORZA

DEBOLEZZA

 

monumenti barocchi

49%

troppi extracomunitari

48%

musei

40%

sporcizia, degrado

39%

Sindone

30%

traffico, inquinamento

23%

Automobile

15%

tristezza, grigiore

21%

eleganza cittą

13%

popolazione chiusa

19%

luoghi/monumenti Risorgimento

10%

aspetto industriale

18%

Saloni, mostre

10%

ordine pubblico

16%

Juve, Toro

9%

pochi divertimenti

9%

cibo tipico (cioccolato, ecc.)

7%

magia, occultismo

3%

(fonte: Martinengo et al., 2001) [16]



[12] L'indagine del Torino Convention Bureau tra i partecipanti ai congressi torinesi del 2001 conferma che la "sistemazione alberghiera" viene ritenuta complessivamente migliore rispetto all'"offerta turistica di Torino" e anche ai "servizi cittadini".

[13] In proposito, sarebbe interessante ripetere quest'indagine due anni dopo, anche per poter valutare, ad esempio, quanti italiani oggi identifichino Torino anche come "città olimpica" o città del museo del cinema (due importanti riferimenti, anche di forte impatto simbolico, che nel 2000 non potevano ancora evidentemente emergere dall'indagine).

[14] Scamuzzi S. et al. (2001), L'immagine del Piemonte, Università degli studi - Dip. di Scienze sociali, Torino.

[15] L'Eau Vive - Comitato Giorgio Rota (2001), La mappa del mutamento 2001. Secondo rapporto annuale sulla grande Torino, Guerini e associati, Milano.

[16] Martinengo M.C. et al. (2001), I torinesi ed il futuro turistico della città, Levrotto & Bella, Torino.


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