I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia:
situazione, tendenze, prospettive
Prima parte - La situazione attuale
   
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    Capitolo 1 - L'offerta di ricettivitą torinese: analisi dei dati disponibili e valutazione della loro qualitą
Tipologie di turisti
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Dopo aver definito il quadro complessivo, dal punto di vista dell'offerta e della domanda di ricettività, si possono aggiungere all'analisi elementi di carattere maggiormente qualitativo, con particolare riferimento ad alcuni tra i principali segmenti di mercato. A questo proposito, due risultano gli ambiti di particolare interesse per l'area torinese:
1. il turismo straniero che - come s'è visto - è in costante crescita ormai da diversi anni (contenendo, se pur non compensando, la perdita di turisti italiani);
2. il turismo congressuale che già oggi ha un peso molto importante nel turismo d'affari e lavoro e su cui, tra l'altro, sono in molti (Convention Bureau, Turismo Torino) a scommettere come settore strategico di sviluppo.
Per quanto riguarda i turisti stranieri, si può osservare [Fig.7] come i maggiori flussi (sia in assoluto sia percentuali) si dirigano verso il capoluogo. Ma anche nelle località turistiche cosiddette "bistagionali" si registra un numero importante di stranieri, soprattutto grazie alle presenze nelle località sciistiche (poiché, invece, i centri montani solo estivi vengono ben poco frequentati dai turisti stranieri).
Disaggregando i dati per nazionalità, si osservano situazioni piuttosto differenziate per le tre Atl provinciali [Tab.10]. Certamente, in tutte prevalgono i turisti europei: il loro peso è massimo, ad esempio, in Valsusa e Pinerolese (con un picco di inglesi, pari al 43.4% delle presenze nel complesso degli esercizi), inferiore nelle Valli di Lanzo e in Canavese, ancora più ridotto contenuto nell'area torinese (69.7%). Nell'area torinese, invece, è più alta della media la presenza di turisti statunitensi, brasiliani e giapponesi, probabilmente anche per effetto del turismo d'affari; inoltre, tra gli europei, risultano in crescita negli ultimi anni i francesi (sempre i più presenti in assoluto), i tedeschi e gli svizzeri [Fig.8].

Fig.7 Presenze turistiche in provincia di Torino, per tipologie di comuni
(dati 2000)


(fonte: Ufficio di statistica Provincia di Torino)

Tab.10 Presenze turistiche di stranieri, per nazionalità e ATL
(dati 2000)

  Torino-Amt Valsusa-Pinerolese Lanzo-Canavese Tot
  val.ass. val.% val.ass. val.% val.ass. val.% val.ass. val.%
AUSTRIA 13.596 2,0% 2760 1,4% 726 2,0% 17.082 1,8%
BELGIO 13.703 2,0% 6989 3,4% 1090 3,0% 21.782 2,4%
CROAZIA 6.806 1,0% 847 0,4% 526 1,4% 8.179 0,9%
DANIMARCA 4.231 0,6% 1276 0,6% 519 1,4% 6.026 0,7%
FINLANDIA 5.711 0,8% 4567 2,2% 251 0,7% 10.529 1,1%
FRANCIA 91.561 13,4% 37806 18,5% 5617 15,3% 134.984 14,6%
GERMANIA 84.595 12,4% 20233 9,9% 7033 19,1% 111.861 12,1%
GRECIA 6.650 1,0% 665 0,3% 135 0,4% 7.450 0,8%
IRLANDA 4.990 0,7% 2328 1,1% 128 0,3% 7.446 0,8%
ISLANDA 241 0,0% 74 0,0% 0 0,0% 315 0,0%
LUSSEMBURGO 592 0,1% 124 0,1% 20 0,1% 736 0,1%
NORVEGIA 2.522 0,4% 448 0,2% 222 0,6% 3.192 0,3%
PAESI BASSI 17.925 2,6% 7263 3,6% 1588 4,3% 26.776 2,9%
POLONIA 4.917 0,7% 360 0,2% 207 0,6% 5.484 0,6%
PORTOGALLO 7.809 1,1% 1026 0,5% 195 0,5% 9.030 1,0%
REGNO UNITO 62.322 9,1% 88468 43,4% 3108 8,5% 153.899 16,7%
R. CECA 1.876 0,3% 253 0,1% 60 0,2% 2.189 0,2%
RUSSIA 12.956 1,9% 609 0,3% 342 0,9% 13.907 1,5%
SLOVACCHIA 738 0,1% 76 0,0% 193 0,5% 1.007 0,1%
SLOVENIA 1.597 0,2% 180 0,1% 56 0,2% 1.833 0,2%
SPAGNA 39.640 5,8% 2727 1,3% 847 2,3% 43.214 4,7%
SVEZIA 8.030 1,2% 1261 0,6% 452 1,2% 9.743 1,1%
SVIZZERA 19.828 2,9% 3978 2,0% 2352 6,4% 26.158 2,8%
TURCHIA 10.812 1,6% 259 0,1% 111 0,3% 11.182 1,2%
UNGHERIA 1.356 0,2% 181 0,1% 118 0,3% 1.655 0,2%
ALTRI EUROPEI 51.325 7,5% 3589 1,8% 1592 4,3% 56.506 6,1%
Tot Europa 476.329 69,7% 188.347 92,4% 27.488 74,7% 692.166 74,9%
CANADA 6.740 1,0% 264 0,1% 392 1,1% 7.396 0,8%
U.S.A. 48.354 7,1% 3112 1,5% 2583 7,0% 54.049 5,9%
MESSICO 4.287 0,6% 43 0,0% 110 0,3% 4.440 0,5%
VENEZUELA 2.217 0,3% 10 0,0% 43 0,1% 2.270 0,2%
BRASILE 16.338 2,4% 730 0,4% 484 1,3% 17.552 1,9%
ARGENTINA 7.052 1,0% 610 0,3% 125 0,3% 7.787 0,8%
ALTRI AM. LAT. 8.575 1,3% 426 0,2% 257 0,7% 9.258 1,0%
Tot America 93.563 13,7% 5.195 2,5% 3.994 10,9% 102.752 11,1%
CINA 3.545 0,5% 56 0,0% 165 0,4% 3.766 0,4%
GIAPPONE 23.387 3,4% 691 0,3% 1506 4,1% 25.584 2,8%
COREA SUD 1.929 0,3% 20 0,0% 84 0,2% 2.033 0,2%
ISRAELE 4.929 0,7% 6113 3,0% 182 0,5% 11.224 1,2%
ALTRI MED. OR. 7.005 1,0% 204 0,1% 242 0,7% 7.451 0,8%
ALTRI ASIA 4.467 0,7% 475 0,2% 356 1,0% 5.298 0,6%
Tot Asia 45.262 6,6% 7.559 3,7% 2.535 6,9% 55.356 6,0%
EGITTO 3.108 0,5% 121 0,1% 23 0,1% 3.252 0,4%
AFRICA MEDIT. 4.017 0,6% 491 0,2% 149 0,4% 4.657 0,5%
SUD AFRICA 4.390 0,6% 612 0,3% 66 0,2% 5.068 0,5%
ALTRI AFRICA 3.741 0,5% 189 0,1% 137 0,4% 4.067 0,4%
Tot Africa 15.256 2,2% 1.413 0,7% 375 1,0% 17.044 1,8%
AUSTRALIA 4.426 0,6% 428 0,2% 92 0,3% 4.946 0,5%
N. ZELANDA 273 0,0% 45 0,0% 14 0,0% 332 0,0%
ALTRI EXT. EUR. 47.953 7,0% 840 0,4% 2281 6,2% 51.074 5,5%
Tot Stranieri 683.062 100,0% 203827 100,0% 36779 100,0% 923.670 100,0%
(fonte: Provincia di Torino)

 

Fig.8 Andamento delle presenze di turisti stranieri a Torino
e nell'Amt, per le principali nazionalità (dati 2000)


(fonte: Provincia di Torino)

Il turismo d'affari, invece, secondo Turismo Torino pesa per circa un 70% delle presenze complessive nell'area torinese: si tratta, perlopiù, di manager, funzionari, docenti, imprenditori, professionisti, rappresentanti, congressisti, ecc., che trascorrono un periodo di lavoro nell'area torinese, soggiornando presso le sue strutture ricettive.
Si è già anticipato in precedenza come le ciclicità mensili dell'occupazione degli esercizi risentano direttamente degli andamenti delle presenze del turismo d'affari: come si può notare dai due grafici in [Fig.9], infatti, l'incidenza percentuale delle presenze per affari è minima - sia nel 2000 sia nel 2001 - ad agosto (unico mese in cui è pari o inferiore a quella delle presenze per loisir).
Per quanto riguarda il particolare segmento del turismo congressuale, Torino sta - da qualche tempo - puntando ad "entrare nel giro" dei maggiori eventi a livello mondiale [9]. I primi risultati sembrano intravedersi, con un miglioramento della posizione nella graduatoria delle città congressuali italiane: dal 7°- 8° posto del biennio 1998/99 (con circa 250mila partecipanti), Torino sale nel 2000 al 4° posto (con 683mila partecipanti), con il saldo percentuale migliore dopo quello di Venezia.
Come dimensione media degli eventi, Torino (con 527 partecipanti medi per ogni congresso) è nel 2000 seconda dopo Genova [Tab.11]. In realtà, va rilevato come i dati degli ultimi anni relativi alla dimensione media degli eventi siano tutt'altro che stabilizzati, probabilmente in gran parte dipendenti da vicende (anche episodiche) di ogni singolo anno. Tuttavia, Torino sembra comunque negli ultimi anni attestarsi tra le città italiane con gli eventi quantitativamente più consistenti, evolvendo quindi, nel complesso, verso un numero minore di eventi, ma di maggiori dimensioni: Torino è (con Milano) l'unica città dove - tra 1998 e 2000 [10] - si registri un saldo negativo del numero di eventi e, contemporaneamente, un saldo positivo di partecipanti.
Nel 2001, comunque, ancora il 52% degli eventi congressuali organizzati a Torino ha registrato un numero di partecipazioni inferiore alle 50 unità. Nel complesso, gli eventi congressuali sono stati 7.691 (l'8.4% in più rispetto all'anno precedente), organizzati nel 49% dei casi da imprese, oppure da enti pubblici (13%), associazioni di categoria e partiti (12%), associazioni scientifiche (11%). Nel complesso hanno partecipato ai vari incontri quasi 800mila persone, per oltre un milione di giornate complessive di presenza (e quasi 600mila pernottamenti). Soltanto una minima parte dei congressisti (pari all'11% dei partecipanti a incontri nazionali / internazionali, e pari al 5% dei partecipanti a tutti i convegni) proviene dall'estero; il 19% dei partecipanti a tutti i tipi di incontri viene da altre regioni italiane [Tab.12] [11].

Fig.9 Andamento mensile delle tipologie di turisti in Torino e Amt
(dati 2001)


(fonte: Osservatorio Turismo Torino)

Tab.11 Andamento del turismo congressuale nelle principali città italiane
  1998 1999 2000 saldo % 1998/2000
  eventi partecipanti Dim.. media eventi partecipanti Dim.. media eventi partecipanti Dim.. media eventi partecipanti Dim. media
Roma 12.925 1.258.614 97 11.271 1.960.153 174 14.586 2.884.333 198 13% 129% 103%
Milano 12.221 2.036.597 167 6.882 2.065.463 300 9.130 2.166.195 237 -25% 6% 42%
Firenze 4.959 740.974 149 4.548 750.449 165 7.532 953.591 127 52% 29% -15%
Torino 1.501 256.732 171 1.754 239.536 137 1.296 683.016 527 -14% 166% 208%
Napoli 3.433 1.121.396 327 3.924 719.247 183 4.154 423.267 102 21% -62% -69%
Genova 1.473 409.371 278 1.744 502.688 288 492 350.854 713 -67% -14% 157%
Venezia 857 74.231 87 1.730 294.106 170 869 211.349 243 1% 185% 181%
Bologna 2.973 841.396 283 1.849 292.567 158 2.750 190.148 69 -8% -77% -76%
Perugia 2.163 236.730 109 1.224 53.909 44 1.597 149.884 94 -26% -37% -14%
Palermo 1.177 58.474 50 948 35.046 37 1.059 45.661 43 -10% -22% -13%
Cagliari 556 74.976 135 1.245 147.448 118 187 32.354 173 -66% -57% 28%
ITALIA 44.237 7.109.444 161 37.116 7.060.611 190 43.654 8.090.651 185 -1% 14% 15%
(fonte: Osservatorio Congressuale Italiano)

 

Tab.12 Il turismo congressuale a Torino nel 2001
  1° semestre 2° semestre TOT. di cui eventi<50 partecipanti
convegni 4.106 3.585 7.691 52%
partecipanti 399.000 383.030 782.030 15%
giornate presenza 599.290 533.695 1.132.985 14%
pernottamenti 321.578 250.654 572.232 11%
spesa congressuale (milioni euro) 118 101 219 n.d.
(fonte: Torino Convention Bureau)

[9] Le potenzialità di sviluppo del turismo congressuale a Torino paiono notevoli, anche per la continua ricerca da parte degli organizzatori di sedi congressuali poco congestionate (com'è tuttora quella torinese). Alcuni importanti risultati conseguiti da Torino nel 2001 sono, ad esempio, l'acquisizione (per il 2006) del congresso mondiale di Meccanica delle fratture e (per il 2008) del congresso mondiale di Diabetologia (dove si prevedono oltre 20mila presenze).

[10] Rispetto ai dati del turismo congressuale del 2000 potrebbe esserci stato anche un certo "effetto Giubileo": infatti, Roma e Torino sono entrambe caratterizzate da un fortissimo aumento dei partecipanti (più che raddoppiati); tuttavia, va anche tenuto conto che, nel caso torinese, gli eventi per il Giubileo sono sostanzialmente riducibili a quelli per l'ostensione della Sindone; per altro, nel 1998 (pure anno di ostensione), Torino si era collocata appena al 7° posto della graduatoria nazionale per numero di partecipanti ad eventi congressuali.

[11] A questo proposito, occorre rilevare come dai dati divulgati dal Torino Convention Bureau non sia possibile distinguere tra congressisti che pernottano in città (definibili, quindi, a tutti gli effetti come "turisti d'affari") e congressisti che, di fatto, sono dei "pendolari" (come nel caso di quel 49% che va a un congresso provenendo dal territorio della provincia torinese, presumibilmente, per la quasi totalità non pernottando a Torino). Quello di riuscire a distinguere tra turisti veri e propri e congressisti più o meno locali è, tra l'altro, un problema che si pone in maniera identica anche nel caso dei visitatori dei musei o delle fiere torinesi: in entrambi questi casi, infatti, non esiste una rilevazione sistematica e affidabile delle provenienze, per cui, ad esempio, non siamo oggi in grado di dire se il boom di presenze nei musei torinesi registrato negli ultimi 3-4 anni si debba a maggiori flussi di turisti o piuttosto semplicemente al fatto che i Torinesi frequentano più che in passato i musei della propria città.


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